IL TREKKING DEI BENEDETTINI

L’itinerario parte dalla BADIA Benedettina di Cava dei Tirreni, monumentale complesso religioso posto all’interno di una gola (la valle del torrente Bonea) e “nascosta” tra la vegetazione particolarmente rigogliosa. Prima della partenza per la traversata è possibile effettuare una breve visita della Abbazia dei Benedettini di cui – nel 2011 – ricade il millennio della fondazione. Successivamente si scende per una strada molto scoscesa, giù a sinistra, guardando la facciata principale dell’Abbazia; e poi si imbocca l’inizio del sentiero che i tanti pellegrini, nel mese di luglio, effettuano per raggiungere il Santuario mariano del monte Avvocata. Penetrando dolcemente attraverso castagneti selvatici, il sentiero è, inizialmente, molto facile ma il terreno su cui si procede è di origine argillosa ed è particolarmente scivoloso soprattutto dopo le piogge. Dopo circa 45 minuti di cammino il castagneto poco alla volta lascia il posto ad una più fitta vegetazione tipica della macchia mediterranea. Non è difficile per questi sentieri, proprio nel periodo ottobre-novembre, incontrare gente locale che qui giunge per la raccolta di funghi (porcini o chiodini) o delle numerose castagne selvatiche. Il sentiero, dopo un’ora circa giunge al punto denominato “Capo d’acqua”. Una sorgente di acqua sottoposta agli ultimi tornanti che precedono il magnifico panorama sul golfo di Salerno e sulle varie frazioni di Vietri sul Mare (Albori, Dragonea, Raito). Un approvvigionamento d’acqua qui è d’obbligo, considerando che questa non si troverà più fino all’arrivo a Cetara. Superati Capo d’Acqua si sbuca lungo un sentiero che costeggia la roccia fino a raggiungere Cappella Vecchia: una minuscola chiesa che costituisce un primo insediamento (X-XI secolo) della forte cultura religiosa nella zona. Qui siamo dinanzi alla mole calcarea del monte Falerio, ed il percorso, lasciato il naturale proseguimento fatto dai pellegrini per il santuario, prosegue lungo la cresta che conduce verso questo monte. Sarà già possibile, da questo punto, intravedere alcuni tratti della costa amalfitana e di Cetara. Lungo lo scosceso pendio si incontrano numerose piante di arbusti a basso fusto, ed in particolare quelle del sorbo, un frutto commestibile che in tempi di maturazione (ottobre-novembre) assume la tipica colorazione rossastra. Scendendo attraverso la macchia mediterranea si prosegue per un sentiero molto piccolo e scosceso le cui tracce tendono a scomparire sotto la copiosa vegetazione di sottobosco caratterizzata da basse e intricate felci. Si giunge a lambire la parete rocciosa del Falerio, prima di raggiungere la traccia principale della pista che risale da Cetara. Si aprono a questo punto scorci paesaggistici sulla costa verso Vietri sul mare e Salerno, ed in breve con una ripida discesa si raggiunge il cimitero di Cetara posto nella parte alta della cittadina. Si raggiunge così, infine, il borgo marinaro di CETARA posto lungo la famosa costa d’amalfi, laddove atmosfere dal sapore saraceno si mescolano all’intenso profumo dei limoneti che si intingono nell’essenza di un mare azzurro (a Cetara vi è la cd. “Spiaggia dei limoni”, una spiaggetta lungo la costa contornata nella sua parte superiore completamente da terrazzamenti coltivati a limoni che non è difficile durante il periodo di maturazione trovare in buona quantità anche sulla superficie dell’acqua marina). L’arrivo a Cetara ci consentirà di visitare un particolare borgo marinaro dedito, a differenza dei molti altri distribuiti lungo la costa amalfitana, quasi esclusivamente alla attività della pesca. Quella del tonno e delle alici sono tra le più praticate e famose che si conoscano, e ad esse sono legate tradizioni ittiche che durano da secoli, come quella in particolare della “colatura di alici” che costituisce un prodotto tipico unico nel suo genere.

SCHEDA TECNICA

Localita'
di partenza
Badia Benedettina della Cava (343 m)
Localita'
di arrivo
Cetara
Caratteristiche
Ambientali
ampi paesaggi sul golfo di Salerno e la Costiera; storia e cultura (è possibile su richiesta richiedere una visita, prima della partenza per il trekking della interessantissima Badia di cui si è celebrato da poco la sua millenaria esistenza).
Difficolta'
"E" Escursionistica, "EE" per esperti in alcuni tratti
Dislivelli
+ 340 m↓ – 680 m↓
Sviluppo
-7 km circa l’intera traversata solo in andata
Tempi di
percorrenza
dalle 4 alle 5 ore circa comprese le soste per fotografare
Periodi
consigliati
Sempre. Evitare in particolare i periodi piovosi.