Pochissimi consideravano il golfo di Salerno come una scelta ideale per uno sbarco anfibio: vi erano infatti spiagge molto più adatte a nord di Napoli e nel golfo di Gaeta, ma furono scartate perché fuori dal raggio d'azione degli Spitfire di stanza in Sicilia. Anzi, i caccia sarebbero a malapena riusciti a coprire il golfo di Salerno, così l'aeroporto di Montecorvino divenne uno degli obiettivi da conquistare al più presto dopo gli sbarchi. Solo apparentemente, però, il golfo di Salerno presentava caratteristiche morfologiche favorevoli ad uno sbarco. La visibilità era apparentemente ottima e la costa sabbiosa, tagliata in mezzo dal fiume Sele, era ampia e stretta, dominata però da pericolose alture che permettevano ad eventuali difensori di tenere sotto tiro le spiagge, i mezzi da sbarco e le navi rimaste in rada: un vantaggio tattico di non poco conto per i tedeschi. PERCORREREMO QUEL TRATTO DI SPIAGGIA DOVE AVVENNE LO SBARCO..................