TREKKING ALLA BAIA DI PUNTA INFRESCHI

(ritorno in Barca dal Porto di Camerota con visita delle Grotte)

D A T A: Sabato 3 Giugno 2023

DIFFICOLTA': ESCURSIONISTICA

DURATA DEL PERCORSO: CIRCA 3/4 H.

DISLIVELLO: + 210 - 217 - LUNGHEZZA DEL PERCORSO: CIRCA 6/7 KM.

COSTO: EURO 20 (RITORNO IN BARCA con visita Grotte).

APPUNTAMENTO: ore 10 Porto di Marina di Camerota.

 

INFO e PRENOTAZIONI: leo 3406587806

P r o g r a m m a

L’itinerario parte dalla spiaggia di Lentiscelle estremo arenile orientale della Marina di CAMEROTA all’altezza del locale cimitero. Nelle vicinanze della grotta che ospita il “Leone di Caprera” uno scheletro di una vecchia imbarcazione, ha inizio un comodo sentiero sistemato a gradoni e passamani in legno. Già all’inizio del sentiero vi è posta una tabella che indica le specie arboree e floreali presenti lungo il percorso (tra cui la rarissima “Primula Palinuri” simbolo del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano). Questa breve ascesa conduce tra alcuni caseggiati e terreni con ulivi secolari. Siamo in contrada Lentiscella e la vista spazia in lontananza sulle scogliere di Cala Bianca e, più nell’immediato, sulla modesta altura del Monte di Luna. Da qui ha inizio una lunga discesa su una pista ben sistemata che, per serpentine, conduce fin giù al Vallone Viamonte che sbocca nella piccola e incantevole baia ciottolosa di Cala Fortuna. A Cala Fortuna vi è la possibilità di raggiungere la spiaggia ove durante il periodo estivo (sosta obbligata per i canoisti) vi è una sorta di bar-ristorante denominato “Al Pozzallo”. Guadagnando il versante opposto il sentiero prosegue all’aperto attraversando una zona di cespugli formata da agavi, ginestre, mirto e carrubo. Si penetra in un’ampia radura che scivola verso Cala Bianca e dove il terreno diventa particolarmente argilloso prospettando delle difficoltà di attraversamento soprattutto nei periodi piovosi. Risaliti nella parte superiore del promontorio accanto ad un terreno coltivato, vi è dopo pochissimi metri sulla destra, la traccia di un sentiero molto largo e visibile che scende attraverso la tipica macchia mediterranea. Pian piano si scopre ai nostri occhi lo spettacolo della bellissima baia di PORTO degli INFRESCHI: una naturale insenatura ad arco entro cui si racchiude un limpidissimo mare dalle diverse tonalità che vanno dal turchese al giada, dal cobalto fino al verde smeraldo. Essa è un naturale approdo per le barche ed un tempo, probabilmente anche luogo di sosta per le imbarcazioni degli antichi romani dirette a Neapolis (l’attuale Napoli). Una chiesetta dedita al culto di S. Lazzaro, situata su di un costone roccioso, segna la fine del largo sentiero prima di affacciarsi con alcune gradinate scavate nella pietra su di una minuscola spiaggia ciottolosa. Dal basso, la veduta della scogliera un po’ meno suggestiva rileva alla vista le sorgenti che, sbucando direttamente dalle cavità ipogee, s’immettono nel mare spiegando al bagnante il perché di una diversa temperatura dell’acqua all’interno della baia e della bellissima colorazione dei fondali. Giù alla caletta, una cavità naturale nasconde una sorgente; qui un particolare e accogliente luogo per il ristoro stagionale accoglie le numerose imbarcazioni (a volte eccessive) che durante i mesi estivi approdano in questa baia. Il rientro a Marina di Camerota previa prenotazione ed organizzazione della associazione, tramite barconi locali che assicureranno anche la visita alle numerose grotte che caratterizzano il tratto costiero.